Il divario retributivo di genere

Che cos'è il divario retributivo di genere, perchè è importante calcolarlo, quali sono i suoi effetti, la Convenzione Oli sulla Parità Retributiva e i suoi effetti, i fattori che influenzano il divario retributivo, come diminuire il divario retributivo di genere, il divario retributivo di genere in Italia.

Il divario retributivo di genere viene definito come "la differenza di remunerazione tra donne e uomini calcolata sulla base del differenziale medio nel salario orario lordo di lavoratrici e lavoratori", ed espresso in percentuale.
Il divario esiste quando uomini e donne ricevono un diverso compenso per lo svolgimento di uno stesso lavoro o di un lavoro equivalente. Un divario retributivo di genere compreso fra il 17 e il 22 per cento significa che le lavoratrici ricevono una paga oraria inferiore rispetto ai corrispondenti lavoratori maschi. Il divario retributivo di genere è sia causa sia conseguenza della disparità fra i uomini e donne.
Il divario retributivo di genere si basa solitamente sullo stipendio orario. Quindi, quando gli stipendi vengono registrati come settimanali o mensili, vengono ricalcolati quando possibile come retribuzioni orarie.
Per farla semplice, il divario retributivo di genere è la differenza tra quanto guadagnano gli uomini e quanto guadagnano le donne.

Perchè può accadere che qualcuno venga pagato meno di qualcun altro per uno stesso lavoro?
Il divario retributivo di genere (o di altro tipo) può verificarsi per una combinazione di fattori, fra i quali:

  • Caratteristiche personali: genere, età, livello e tipo di istruzione (materie studiate), esperienze lavorative, durata del precedente lavoro, numero di figli, stato civile, etnia, status di migrante, regione di provenienza, religione.
  • Caratteristiche del lavoro: tipo di contratto, condizioni e orario di lavoro (tempo pieno o part time), occupazione, situazione lavorativa.
  • Caratteristiche del datore di lavoro / dell'azienda: settore economico, dimensioni dell'azienda, esistenza di sindacati
  • Discriminazione: orizzontale o verticale. Nella discriminazione orizzontale, le donne sono concentrate in un numero più ristretto di settori/professioni ritenute di livello inferiore e meno pagate. Nella discriminazione verticale, poche donne vengono assunte in posizioni ben pagate e, quando tentano di fare carriera, trovano degli ostacoli.
  • Fattori istituzionali: formazione scolastica e professionale, contrattazione collettiva degli stipendi, relazioni industriali, politiche di congedo parentale, assistenza all'infanzia, assistenza agli anziani.
  • Norme sociali: istruzione delle donne, scelte lavorative, modelli di carriera.

Qual è in media il divario retributivo di genere nel mondo?
Il divario retributivo fra i generi a livello mondiale è in media del 18% circa, con Europa, Oceania e America Latina in situazioni generalmente più positive rispetto ad Asia e Africa, per le quali comunque la disponibilità di dati è limitata.
Questa percentuale varia a seconda del Paese a cui ci si riferisce. Le ricerche mostrano che il divario può raggiungere il 46% in un Paese (Azerbaijan) e il 4% in un altro (Paraguay).

Perchè è importante calcolare il divario retributivo di genere?
Il divario retributivo fra i generi mostra quanto viene considerato il lavoro femminile, rivelando discriminazioni di genere e separazioni nel mondo del lavoro. Il dato mostra anche:

  • La concentrazione delle donne nel lavoro part time, in alcune specifiche professioni.
  • La distribuzione diseguale delle responsabilità domestiche, in cui le donne si caricano della maggiornanza dei lavori domestici.
  • La maggiore probabilità per le donne di sospendere il proprio percorso professionale per occuparsi dei bambini e della famiglia.

Qual è l'impatto del divario retributivo di genere?
Il divario retributivo fra i generi non influenza solo la vita di una donna lavoratrice, ma anche tutta la sua famiglia, soprattutto se lei è l'unica persona della famiglia a percepire un reddito o se è una ragazza madre. Il divario retributivo è fra le cause di condizioni di vita povere e di malnutrizione, ed è quindi uno dei fattori che allontana ulteriormente l'obiettivo di sviluppo del millennio di eliminare la povertà e la fame nel mondo.

Che cosa dice l'Oil (Organizzazione Internazionale del Lavoro delle Nazioni Unite) a proposito del divario retributivo di genere?
La Convenzione Oil C100 sulla Parità Retributiva è stata adottata nel 1951 e sostiene la parità retributiva fra uomini e donne per lo stesso lavoro o per un lavoro equivalente. La discriminazione di genere negli stipendi è una delle cause principali dell'attuale divario retributivo. La C100 è una delle otto più importanti Convenzioni Oil e cerca di eliminare la discriminazione negli stipendi, assicurando la parità retributiva fra uomini e donne non solo per lo stesso lavoro, ma anche per lavori equivalenti. Questa Convenzione, ratificata anche dall'Italia, può essere applicata tramite:

  • Leggi o norme nazionali.
  • Strumenti di calcolo automatico degli stipendi stabiliti o riconosciuti dalla legge.
  • Contratti collettivi fra datori di lavoro e lavoratori. O
  • Una combinazione di queste diverse modalità.

La Convenzione Oil C100 sulla Parità Retributiva ha avuto effetti positivi sul divario retributivo di genere?
La ricerca ha dimostrato che l'attuazione della Convenzione Oil C100 può avere un impatto positivo sul divario retributivo di genere di un Paese, così come la competitività economica.
Tuttavia, spesso queste misure sono parte di un'insieme più ampio di iniziative politiche dei governi per cercare di eliminare le disuguaglianze presenti nella società, come il miglioramento dell'assistenza all'infanzia, dell'accesso all'istruzione e delle opportunità di scegliere il proprio orario di lavoro: tutte cose che possono favorire il rientro delle donne nel mercato del lavoro.

L'iscrizione ai sindacati favorisce l'abbassamento del divario retributivo di genere?
Le ricerche di WageIndicator mostrano che l'iscrizione ai sindacati ha un effetto positivo sul divario retributivo di genere: nella maggior parte dei Paesi  la percentuale si abbassa per i lavoratori iscritti al sindacato rispetto a quelli non iscritti. Questo è dovuto al fatto che i lavoratori iscritti possono usufruire spesso di accordi collettivi già esistenti riguardanti la parità retributiva e altri temi affini.

Un più alto livello di istruzione si traduce in un divario retributivo più basso?
I dati di WageIndicator mostrano che un più alto livello di istruzione delle donne non porta necessariamente a un abbassamento del divario retributivo di genere. In alcuni casi, anzi, il divario aumenta di pari passo con il livello di istruzione.
Tuttavia, in linea generale, un più alto livello di istruzione porta a uno stipendio più elevato.

L'età e l'esperienza lavorativa influenzano il divario retributivo?
Sì. Secondo la ricerca, il divario retributivo aumenta con l'età e gli anni di esperienza. Più aumenta l'età, più si guadagna: in media i giovani guadagnano meno degli anziani. E gli uomini più anziani guadagnano molto più delle donne giovani.

Il lavoro a tempo pieno o part time fa qualche differenza rispetto al divario retributivo?
Sì. Poichè le donne si sobbarcano la parte maggiore delle responsabilità domestiche e della famiglia, questo comporta una maggiore richiesta di part time da parte delle donne. La maggioranza delle posizioni part time - di solito pagate poco - sono quindi occupate da donne. Inoltre, il part time offre poche possibilità di promozione e le donne che lavorano a tempo parziale hanno anche salari parziali e pensioni parziali.

Quali effetti ha l'allevamento dei figli sul divario retributivo di genere?
L'allevamento dei figli ha un grosso impatto sulle retribuzioni medie delle donne. In alcuni Paesi, le donne si ritirano dal mercato del lavoro quando si sposano o hanno dei figli, e tornano a lavorare solo dopo un paio d'anni. Il rientro nel mondo del lavoro significa la maggior parte delle volte un posto con uno stipendio inferiore rispetto a quello che la donna aveva prima di interrompere la carriera, un lavoro part time o comunque senza possibilità di avanzamento. Questo è quello che viene definito "child penalty", un dato che rappresenta l'impatto negativo di un figlio sulla vita professionale di una donna.
Alcuni Paesi che hanno introdotto disposizioni istituzionali che danno alle donne la possibilità di prendere un congedo lungo per la nascita di un figlio e per occuparsi del bambino piccolo. Quando queste tornano al lavoro, di solito tornano a fare quello che facevano prima. In questi Paesi non si nota alcun effetto dell'allevamento dei figli sul divario retributivo di genere.

Il divario retributivo può essere associato ad alcune professioni in particolare?
Sì. Secondo la legge, per uno stesso lavoro (o per un lavoro equivalente) lo stipendio deve essere lo stesso. Tuttavia, professioni di solito svolte dalle donne, come quelle legate alla pulizia, all'istruzione, alla salute, all'assistenza, o quella di segretaria, sono solitamente pagate meno rispetto ad altre equivalenti, ma in cui gli uomini sono di più. Il divario retributivo è particolarmente evidente nel settore finanziario.

Esistono discriminazioni di genere rispetto allo stipendio nonostante la legge?
Sì. La discriminazione sul posto di lavoro può esistere ed effettivamente esiste, anche se c'è una legislazione vigente che la vieta.
In un primo caso, per lo stesso lavoro viene dato uno stipendio diverso se il lavoratore è uomo o donna. Per esempio, un insegnante uomo che viene pagato di più rispetto a un'insegnante donna con le stesse qualifiche, esperienza e responsabilità.
In un secondo caso, la discriminazione si verifica quando professioni diverse, ma ritenute equivalenti, vengono pagate in modo diverso. In questo caso, i requisiti di molte professioni dominate dalle donne, come le abilità nei rapporti interpersonali, vengono valutate meno rispetto a quelle di professioni tradizionalmente maschili. Nel Nord Europa questo tipo di discriminazione non si verifica più molto spesso.

Il divario retributivo di genere può essere affrontato a livello locale, nazionale e internazionale?
Sì: l'Oil lo fa; la Csi (o Ituc - Confederazione Sindacale Internazionale) lo fa; WageIndicator prova a raccogliere dati. Per maggiori informazioni, consulta i link a fondo pagina.

Quali sono gli altri fattori che contribuiscono a migliorare la situazione delle donne sul posto di lavoro (a parte lo stipendio)?
Le politiche che potrebbero migliorare il divario retributivo di genere, e la situazione delle donne, comprendono:

  • Promuovere l'istruzione.
  • Promuovere l'assistenza infantile: permette alle donne di continuare a lavorare. Smettere di lavorare per un paio d'anni significa aver bisogno nuovamente di istruzione.
  • Misure per cui le scuole siano costrette a incoraggiare le studentesse a scegliere anche discipline dominate dagli uomini.
  • Politiche che diano la possibilità ad entrambi i genitori di ottenere un miglior bilanciamento vita-lavoro, così da garantire che l'esperienza e l'anzianità lavorative non siano penalizzanti per le donne.
  • Misure volte a garantire che l'anzianità lavorativa continui ad aumentare anche durante il congedo per maternità.
  • Sistemi di assunzione, selezione e promozione che accrescano l'accesso femminile a professioni meglio pagate e dominate dagli uomini.
  • Misure che incoraggino l'iscrizione ai sindacati e la contrattazione collettiva, soprattutto in professioni solitamente praticate da donne, come il lavoro part time o a tempo determinato e il lavoro da casa.

Dieci consigli rivolti alle donne per aiutarle a diminuire il divario retributivo di genere.

  • Istruitevi.
  • Scegliete il settore in cui ci sono i lavori meglio pagati - come quello metallurgico, minerario o chimico, o una posizione di rilievo nel governo o nel parlamento.
  • Lavorate a tempo pieno.
  • Approfittate di ogni promozione.
  • Approfittate di ogni possibilità di formazione sul posto di lavoro.
  • Negoziate lo stipendio e gli aumenti.
  • Cambiate lavoro ogni tanto.
  • Invecchiando, continuate a lavorare.
  • Cercate di lavorare per aziende che abbiano buoni contratti collettivi per quel che riguarda le pari opportunità.
  • Fate domanda di lavoro nell'azienda più grande del Paese.

Il divario retributivo di genere in Italia.

Consulta anche:

  • Il rapporto 2012 sul divario retributivo di genere del Csi (o Ituc), la Confederazione Sindacale Internazionale.
  • Il rapporto mondiale sul divario di genere del World Economic Forum.
  • Le statistiche europee sul divario retributivo di genere dell'Eurostat.
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