Maternità

Questa pagina è stata aggiornata il 10-12-2023

Congedo di maternità

In generale, le lavoratrici hanno diritto a cinque mesi di congedo di maternità, solitamente due prima e tre dopo il parto, ma una lavoratrice può anche scegliere di prendere un congedo di un mese prima del parto e di quattro dopo. Il periodo di flessibilità può andare da un giorno a un mese e può essere ridotto in seguito. In ogni caso, per usufruire del periodo di flessibilità è necessaria la certificazione medica che attesti le buone condizioni di salute della donna e del nascituro. (Articoli 16 e 20)

L’interruzione di gravidanza, volontaria o spontanea, è considerata a tutti gli effetti come malattia. (Articolo 19)

Il congedo per adozione e affidamento è di cinque mesi. (Articolo 26)

Il Jobs Act del 2015 prevede che, in caso di parto prematuro (prima del settimo mese di gravidanza), il congedo di maternità non ancora utilizzato prima della nascita sia aggiunto al congedo dopo il parto. Se il bambino è ricoverato, la madre ha il diritto di sospendere il congedo di maternità, riprendendolo non appena il bambino viene dimesso dall'ospedale.

Le lavoratrici in gravidanza possono rimanere al lavoro fino al nono mese di gestazione previa autorizzazione del proprio ginecologo e del medico competente. Prima di questa modifica legislativa le lavoratrici in gravidanza dovevano obbligatoriamente astenersi dal lavoro due mesi prima del parto (o almeno un mese prima del parto, se autorizzato). Ciò significa che ora possono scegliere di prendere un congedo di maternità completo di cinque mesi dopo il parto.

Fonte: Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151

Trattamento economico

Nel corso del congedo di maternità, le lavoratrici ricevono dall’INPS un trattamento economico pari all’80% dello stipendio (articolo 22 del Decreto 151/2001). Alcuni contratti collettivi prevedono che il datore di lavoro integri l’indennità pagata dall’INPS fino a raggiungere il 100% dello stipendio della lavoratrice. 

L’indennità di maternità è in ogni caso anticipata dal datore di lavoro per conto dell’INPS, che provvede poi a risarcirlo.

Assistenza medica gratuita

Le leggi sul lavoro non prevedono benefici specifici relativi alla maternità, ma è il Sistema Sanitario Nazionale a fornire servizi gratuiti alle donne incinte:

- visite mediche ostetrico-ginecologiche  periodiche;

- analisi da eseguire prima del concepimento, per escludere la presenza di fattori che possano incidere negativamente sulla gravidanza;

- accertamenti diagnostici per il controllo della gravidanza e dei rischi di aborto;

- prestazioni necessarie ed appropriate per la diagnosi prenatale in gravidanza;

- prestazioni necessarie ed appropriate per il trattamento di malattie che comportino un rischio per la donna o per il feto. 

Fonte: Decreto Ministeriale del 10 settembre 1998

Leggi su maternità e lavoro

  • Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 - Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità / Legislative Decree of 26th March 2001, n. 151 - Consolidated text of the laws on the protection and support of motherhood and paternity
  • Decreto Legislativo 8 aprile 2003, n. 66, integrato e modificato dal Decreto Legislativo 19 luglio 2004, n. 213 / Legislative Decree of 8th April 2003, n. 66, as modified by the Decree of 19th July 2004, n. 213
  • Decreto Ministeriale del 10 settembre 1998 / Ministerial Decree of 10th September 1998
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